barlafüs
Lombardo modifica
Sostantivo
barlafus (nell'ortografia milanese classica) o barlafüs in quella moderna m inv
- oggetto inutile, ingombrante
- gh'è chì domà barlafus: ci son qui solo cose inutili
- (per estensione) persona incapace e incompetente, buono a nulla, persona caratterizzata da pochezza morale.
Sillabazione modifica
- bar | la | fus
Pronuncia modifica
IPA: /ˌbarlaˈfyːs/
Etimologia / Derivazione modifica
Forse composto da barla "parla" e fus "fuso" usato anche in fa giò i fus "patire la fame". Più probabile che il suffisso berla (usato a Bergamo), dal celtico ber "elevazione, montagna" possa indicare una persona alta o marcantonio che parla da "fuso". Usato talvolta per indicare gli strumenti di lavoro degli artigiani, equivalente di fer del mestee. Forse anche dal celtico per "brillare" (possibile riferimento l'inglese moderno burn "bruciare"): "cosa che brilla senza valore", con suffisso -us equivalente a diminutivo spregiativo.
Sinonimi modifica
- (oggetto inutile) catanai, berlinghitt
- (persona incapace) brocch, baloeucch, 'mbesuii, sterloeucch
Varianti modifica
- (variante ortografica moderna) bèrlafüs
Jakob Jud, Arnald Steiger, Vox romanica: annales helvetici explorandis linguis romanicis destinati, Volume 57, Francke, 1998, pag 219.F.Cherubini,Cletto Arrighi, "Dizionario Milanese-Italiano"