farlocco: differenze tra le versioni

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{{Pn}} ''m'' {{Linkp|farlocchi}}
 
# individuo [[sprovveduto]], [[ingannabile]], [[distratto e per estensione]]
#{{est}} oggetto [[falso]], [[taroccato]], comunque di poco valore.
 
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la voce ''farlocco'' si diffonde in italiano intorno agli [[anni 1950|anni ’50]] del [[XX secolo]] dal gergo delle borgate [[Roma|romane]] tramite i film e i romanzi di P. P. Pasolini; nel glossario di ''[[Una vita violenta]]'' gli si dà il significato di "straniero". Si tratta di una voce di origine [[gergo|gergale]], non [[dialetto|dialettale]], in quanto usata in ambito carcerario e dagli scippatori per riferirsi alle potenziali vittime (solitamente turisti), il cui atteggiamento tipico è quello di individui distratti dal contesto situazionale. Prima di entrare nell'italiano la voce non era impiegata solo in area romana, poiché è documentata anche nel Settentrione: infatti nella forma ''ferloch'' è attestata già nell'Ottocento in Piemonte, dove aveva il significato di ''chiacchierone, ciarlone [...] che favella molto e senza fondamento''. Di qui poi il significato di gonzo, sprovveduto, persona che è facile truffare o derubare.
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* {{Fonte|wmf|farlocco|4=w}}
*Tullio de Mauro, ''La fabbrica delle parole'', UTET, 2005, p. 182 (sulla diffusione settentrionale e romana del termine farlocco)
*Vittorio di Sant'Albino, ''Gran dizionario piemontese-italiano'', Torino, Società Tipografico-Editrice, 1859, p. 562, ''sub voce'' ferloch.