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{{-verb-|it}}
{{transTransitivo|it}}
{{Pn|c}}
 
# [[scavalcare]], [[oltrepassare]], [[travalicare]], uscire per [[sopravanzo]] dalla [[misura]] o dal [[limite]] prestabiliti, tollerati o [[auspicato|auspicati]]; [[superare]], [[esuberare]]
#* ''Signore, il mio discorso '''eccede''' la brevità, ma non '''eccede''' la mia ragione.'' (Carlo Goldoni, Pamela nubile)
#* ''Fate a mio modo, Candido, soggiunse, continuate il vostro viaggio: io ve l'ho sempre detto, tutto è per il peggio, la somma de' mali '''eccede''' troppo la somma de' beni: partite, e non dispero che diventiate manicheo, seppur già non lo siete.'' (Voltaire, Candido ovvero l'ottimismo, Edizione Sonzogno, 1882)
 
{{intrIntransitivo|it}} {{Pn}} (anche uso assoluto; ausiliare: avere)
 
# [[portarsi]] oltre, [[spingere|spingersi]] al di là del [[confine]] che separa ciò che è o che è percepito come [[equilibrato]], [[moderato]], [[normale]] o [[ammissibile]] da ciò che che è o è sentito come [[esecrabile]] in quanto [[esagerazione]] o [[esasperazione]]
#* ''Nei tempi andati l’autorità dei genitori, degli educatori e dei maestri pesava troppo su’ figli e sugli alunni; all’età nostra generalmente si '''eccede''' in fatto di libertà, in ogni educazione domestica, privata e pubblica'' (proemio di Angelo Valdarnini a ''La pedagogia'' di Immanuel Kant)
#* ''Nella calma immensa signoreggiava il lusso che non '''eccede''' nello sfarzo chiassoso.'' (Henryk Sienkiewicz, Quo vadis : narrazione del tempo di Nerone; traduzione di Paolo Valera, 1915)
 
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* [[eccedente]], [[eccedenza]]
 
{{-rel-}}
* [[eccesso]], [[eccessivo]]