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 Verbo

Transitivo modifica

esimere (vai alla coniugazione) (con la preposizione da)

  1. sciogliere, esonerare, dispensare qualcuno dalla necessità di compiere atti doverosi o di rispettare ciò che in altre circostanze è obbligatorio; in un significato più letterario, affrancare da ciò cui si è assoggettati (anche figurato); il verbo è considerato difettivo del participio passato e quindi dei tempi composti; tuttavia c'è chi sostiene che tale forma verbale possa esprimersi con la parola "esento".
 
«E può egli costui, più che gli altri suoi pari, esimere i sudditi dalla paura [...]?»
(Vittorio Alfieri, Della tirannide)
    • ... e concludo questa breve nota, Egregio Insegnante di Educazione Fisica, affermando che il raffreddore è motivo sufficiente per esimere mio figlio dalla corsa e dagli esercizi più duri ma giammai per escluderlo dalla partitella di pallavolo

  Sillabazione modifica

e | sì | me | re

  Pronuncia modifica

IPA: /eˈzimere/

 Etimologia / Derivazione modifica

dal latino eximere, derivato di ex "fuori" e di emere "comprare, liberare in cambio di denaro"

  Sinonimi modifica

   Contrari modifica

  Parole derivate modifica

  Termini correlati modifica


  Traduzione

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