Proposta per l'inserimento dalla voce kefir. Queste informazioni sono tratte da un libro edito nel 1990 e non so se sono protette da copyright o se bisogna citare l'autore per la pubblicazione, Valutate voi.


Originario del Caucaso, il kéfir è una bevanda molto popolare nell’ ex Unione Sovietica. Secondo la leggenda, Maometto avrebbe donato i primi grani di kefir agli avi dei montanari del Caucaso, che per questa ragione l’hanno chiamato “il miglio del profeta”. Il kefir viene preparato con il latte di mucca, pecora o capra. Tradizionalmente si metteva in otri di pelle e, in relazione a quanto ne veniva prelevato, lo si rimpiazzava con latte fresco per cui la fermentazione avveniva continuamente. Il kefir è una bevanda effervescente, acida (circa lo 0,8% di acido lattico) pochissimo alcolica, piacevole da bere e nutriente. La preparazione del kefir necessita dell’inseminazione con i fermenti omonimi, che si formano al momento della fermentazione e che sono costituiti da un’associazione di batteri e di lieviti di kefir, agglomerati da una sostanza che essi stessi secernono. Si prelevano questi fermenti da una preparazione precedente, o si chiedono a qualcuno che produce abitualmente il kefir, oppure si comprano in farmacia: ne esistono di due tipi , uno per il latte, l’altro per il kefir di frutta. La preparazione del kefir è semplice: si aggiungono i fermenti al latte riscaldato a 70 °C e poi fatto raffreddare e si lascia fermentare da 24 a 48 ore a circa 20 °C mescolandolo di tanto in tanto. Si ottiene un prodotto a leggera gradazione alcolica ( 1 °C) e frizzante. Se non viene consumato subito, il kefir deve essere messo in frigorifero: nel caso si lasci fermentare ancora diventa troppo acido e prende un gusto piccante. Se si desidera un kefir molto frizzante, bisogna metterlo in bottiglie dove siano da poco messi i fermenti. Lasciare un po’ d’aria nelle bottiglie per evitare che scoppino e tapparle bene. Agitarle 2 o 3 volte durante la fermentazione. Dopo 24 – 48 ore (in base alla temperatura ambiente), metterlo in frigorifero, dove il kefir si conserva senza problemi per una settimana buona.

Natura della fermentazione: intervengono diverse specie di lieviti (soprattutto  Candida kéfir e Saccharomyces delbrueckii) e di fermenti lattici( L.brevis, L. desidiosus, L. acidophilus e degli streptococchi  lattici). Si tratta di una fermentazione prevalentemente lattica, ma in parte anche alcolica (presenza di lieviti  che trasformano lo zucchero in alcool e in gas carbonico. I fermenti di kéfir sono costituiti  da quei batteri e quei lieviti agglomerati da un polisaccaride, il kefiran prodotto dai batteri stessi.

Secondo la tradizione il kéfir veniva usato per curare le enteriti e, a volte, la tubercolosi.


Bibliogr.: Claude Aubert La fermentazione Tradizionale editore MEB Anno 1990

P.s. Personalmente faccio il kefir usando il latte fresco pastorizzato o quello a lunga conservazione

Ciao, qui sei nel wiktionary, cioè in un dizionario. Il contenuto che proponi sarebbe qualcosa per wikipedia, ma non qui. Qui potresti inserire kefir come voce con le varie traduzioni e una breve frase di spiegazione che poi porta a wikipedia per la completa descrizione. Per testi che provengono da altri siti: ti serve sempre l'ok dell'auotre di copiare il testo (che poi devi conservare) e quindi devi anche spiegare all'autore in che cosa consiste la licenza che utilizziamo sia su wikipedia che su wiktionary: GFDL. Spero che questo aiuta per chiarirti le idee su che cosa è fattibile dove e come - se hai domande: fatti vivo. Ciao! --Sabine 13:35, 4 Gen 2006 (UTC)

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