prefetta f sing (pl.: prefette)

  1. femminile di prefetto
pre | fèt | ta

dal latino praefectus, participio presente del verbo praeficio, ossia "mettere a capo, preporre"

 
«Lettera XXVIII alla Rev. Madre Prefetta, e sorelle, nel ritiro del Romitorio»
(Scelta Di Lettere Spirituali Della Venerabile Serva Di Dio Suor Maria Crocifissa Della Concezione, 1711, p. 74)
 
«ed arrivate nella stanza innanzi all'entrata del Romitorio, si posero le Romite con la loro Prefetta ad un luogo, e noi con la Madre Badessa a un altro: ed incominciò la Madre Prefetta il Salmo»
(Vita della madre suor Ma Serafica della Concezione, 1763, p. 65)
 
«Gl'individui che nelle sette scuole di metodo zelanti si adoperarono a educare futuri maestri e maestre, e meritano d'essere ricordati, sono: (...) Nella femminile a Trieste: Giov. Revelante, la Madre Prefetta Placida Nardini e le maestre delle varie classi»
( Luigi Cesare di Pavissich, Le scuole popolari del Litorale. Studi, 1868, p. 17)
 
«e quando la Madre Prefetta dormiva empiendo il vasto silenzio dello stanzone di un ronfar cadenzato, spesso Rosina saltava nel letto dell'amica»
(Italo Mario Palmarini, Il prisma, 1904, p. 126)
 
«Nell'ora di aritmetica Madre Giacinta è alla lavagna della terza elementare. Viene interrotta da Madre Agostina, temuta Madre Prefetta»
(Bruno Giovannella Di Belmonte, Baia dei tonni, 2005, p. 48)