-yōtl

  1. suffisso derivante nomi astratti a partire da sostantivi e verbi. Possiede svariati allomorfi:
    a) Quando la radice termina in m, n, y e altre consonanti, la forma del suffisso è -yōtl:
    Tōltēcatl ("artigiano") → tōltēcayōtl ("artigianato").
    Nāntli ("madre") → nānyōtl ("maternità").
    Tlapōhua ("contare qlco., misurare qlco.") → tlapōhuayōtl ("scienza").
    b) Quando la radice termina in l, il suffisso ha forma -lōtl:
    Pilli ("bambino" o "nobile") → pillōtl ("fanciullezza, infantilità" o "nobiltà").
    Mētztli ("luna") + tōnalli ("luce, bagliore, splendore") → mētztōnallōtl ("luce della luna").
    c) Quando la radice termina in ch, la forma del suffisso è -chōtl:
    Oquichtli ("uomo, marito") → oquichchōtl ("virilità").
    d) Quando la radice termina in z, il suffisso ha forma -zōtl:
    Māhuiztli ("paura") → māhuizzōtl ("onore, rispetto").
    e) Quando la radice termina in x, il suffisso è -xōtl:
    Mixtli ("nuvola") → mixxōtl ("nuvolosità, oscurità").
    f) Quando la radice termina in tz, il suffisso è -tzōtl:
    Huitzli ("spina") → huitztzōtl ("spinosità, acutezza").
  2. suffisso usato in un manipolo di nomi concreti:
    Iztatl ("sale") → iztayōtl ("acqua salata, oceano").

ulteriormente analizzabile in -yō (suffisso del possesso inalienabile) + -tl (suffisso assolutivo).