sionismo (  approfondimento) m sing

  1. (politica) movimento politico alla fine dell'Ottocento con lo scopo di formare in Palestina uno stato per gli ebrei
    • prima di un’escalation bellica e belligerante, inizialmente il sionismo fu l’innocente speranza messianica per gli ebrei riguardo alla ricostruzione del Tempio di Gerusalemme
    • Ahimè, l'attuale sionismo è una strumentalizzazione anche ai danni della religione ebraica
sio | nì | smo

IPA: /sioˈnizmo

dall'ebraico Siyyōn,dal greco Σιών, dal latino Sion

 
«Nel più grande carcere al mondo non si può sviluppare la democrazia. Mi sono convinto che il sionismo ha imboccato un tale vicolo cieco che non ha possibilità di sopravvivere. “Israele” è diventato sempre più fascista, più razzista, è diventato uno “Stato di apartheid”. Si può discutere se il sionismo originario sia o no un movimento coloniale, ma a me pare chiaro che l’Israele in cui sono nato nel 1949 aveva già messo in atto la nakba, il disastro nazionale per i palestinesi, ma stava anche costruendo una società civile, soprattutto a fronte del fatto che gli ebrei nel XX secolo avevano subito qualcosa di gravissimo. L’Olocausto è stato una cesura come mai prima nella storia ebraica »
(dal giornale quotidiano Il Manifesto, intervista al sociologoMoshe Zuckermann)

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