collazione
collazione ( approfondimento) f sing(pl.: collazioni)
- in biblioteconomia, l'area delle note tipografiche contenente la descrizione delle caratteristiche fisiche di una pubblicazione (ad esempio, il numero di tomi se l'opera è in più volumi, il numero di pagine e il formato)
- (filologia) confronto di diverse copie di un manoscritto o di un testo a stampa, atto a rilevare le differenze tra le copie e tra queste e l'originale
- (diritto) obbligo imposto a taluni soggetti (figli, i loro discendenti e il coniuge) che accettino l'eredità, di conferire alla massa che compone il patrimonio del defunto, quanto dal medesimo ricevuto in vita per donazione diretta o indiretta, salvo che il testatore non li abbia da ciò dispensati
- col | la | zió | ne
IPA: /kollatˈtsjone/
dal latino collatio cioè "conferimento, confronto", che deriva da conferre ossia "portare insieme, confrontare"
- Enrico Olivetti, Dizionario Italiano Olivetti edizione on line su www.dizionario-italiano.it, Olivetti Media Communication
- Giuliano Vigini, Glossario di biblioteconomia, Editrice Bibliografica, 1986, p. 36.
- Aldo Gabrielli, Grande dizionario italiano edizione online su grandidizionari.it, Hoepli
- AA.VV., Lemmario italiano edizione on line su garzantilinguistica.it, De Agostini Scuola
- AA.VV., Vocabolario Treccani edizione online su treccani.it, Istituto dell'Enciclopedia Italiana