congerie f inv

  1. ammasso che riunisce confusamente un gran numero di oggetti disparati, sia in senso concreto che astratto
con | gè | rie

IPA: /konˈd͡ʒɛrje/

dal latino congerĭes, derivato di congerĕre (congero), propriamente "portare insieme" e quindi "accumulare, ammassare"

 
«'va attorno, dico, per difender l'inalterabilità del cielo (la quale forse Aristotele medesimo in questo secolo abbandonerebbe), una opinione conforme a questa d'Apelle, e solamente diversa, che dove egli pone per ciascuna macchia una stella sola, questi fanno le macchie congerie di molte minutissime, le quali con loro differenti movimenti aggregandosi, or in maggior copia, ora in minore, e quindi separandosi, formino e maggiori e minori macchie, e di sregolate e diversissime figure »
(Galileo Galilei, Lettere))
 
«vidi le bianche cattedrali levarsi, congerie enorme di fede e di sogno colle mille punte nel cielo »
(Dino Campana, La Notte, Canti Orfici))
di oggetti
di idee