disfemismo m (pl.: disfemismi)

  1. (linguistica) figura retorica che consiste nell'usare, invece di un termine o di un'espressione gradevole, un termine o un'espressione di per sé sgradevole o persino offensiva che nel contesto linguistico ed extralinguistico acquista però un valore positivo e scherzoso, anche ammirativo o affettuoso
    • Wojtylaccio (Roberto Benigni a papa Giovanni Paolo II)
    • demonietto (appellativo di un bambino vivace)
    • sei proprio un gran figlio di puttana! (per riconoscere ad un amico una qualità come, ad esempio, l'astuzia)
di | sfe | mì | smo

derivato di eufemismo, che ha origine nel greco antico euphemizo "pronunciare parole di buon auspicio", con sostituzione del prefisso peggiorativo dis- a eu-