una veduta aerea
 
veduta di Damasco nella storia del mondo di Schedel, xilografia di Michael Wolgemut, stampata nella rarissima edizione pirata del 1497 di Johann Schönsperger ad Augusta.

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veduta f sing (pl.: vedute)

Il vedere, come esperienza attuata ( lo so di v. ; testimone di v., cioè oculare), o come esercizio della facoltà visiva ( togliere, impedire la v. ). Campo visivo (Poi volò fuor de la veduta mia Sì ch'a mirarlo indarno m'affatico, Petrarca), spesso includente l'idea dei vari aspetti che in esso sono contenuti ( di quassù si gode una bella v. ; il piazzale ha una stupenda v. sul lago ). In diritto, finestra o apertura che permette di guardare: v. diretta, laterale, obliqua (vedi anche vista). 2. Disegno, dipinto, stampa, fotografia che rappresenta un paesaggio. "pittore di vedute" Veduta a volo d'uccello, fotografia panoramica eseguita da un aereo in volo. Veduta prospettica, nel disegno architettonico, rappresentazione d'un edificio in prospettiva. 3. FIG. Capacità di intendere e valutare: la mia v. non arriva a tanto; uomo di larghe, di meschine v.; concr., opinione. "le sue v. non coincidono con le mie"

veduta

  1. participio passato femminile di vedere
ve | dù | ta

IPA: /veˈduta/

derivazione di vedere