Dall'italiano volgare quindi dal latino vulgar + interfisso izz- + suffisso -mento

volgarizzamento m sing (pl.: volgarizzamenti)

  1. (in lessicologia): volgarizzamento vuol dire traduzione e adattamento in una lingua neolatina di una parola presa da una altra lingua neolatina oppure da altre famiglie linguistiche
  2. Quindi, per quanto riguarda la dizione e la pronuncia dell'italiano di oggi, il volgarizzamento è il fenomeno positivo della buona resa e comprensione dei termini presi dalle lingue straniere.
  • Nota: volgarizzamento non è affatto sinonimo del suo femminile volgarizzazione, ma è un termine maschile o neutro specifico della lessicografia. Sono le altre lingue simili all'italiano ad usare un unico termine al femminile (spagnolo e francese - vedi traduzioni).
  • ESEMPIO:(l) italiano medievale e il dialetto fiorentino sono stati (figurativamente) due miniere di volgarizzamenti del latino volgare, e alla fine si sono fusi dando origine alla lingua italiana moderna, che però è incapace di volgarizzare a sua volta, cioè di rendere in buon italiano, l'enorme mole di prestiti e neologismi che sono scaraventati dalla lingua inglese.
  • ESEMPIO:(2) Il Corpus DiVo è parte del progetto di ricerca DiVo che è il Dizionario dei Volgarizzamenti avvenuti nella storia tra lingue e dialetti d'Italia
vol | ga | riz | za | 'men | to
  • volgarizzamento non ha alcun sinonimo, essendo termine specifico o tecnico della lessicologia, anche se incorrettamente al suo posto a volte è usato volgarizzazione.

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