Hassidut

  1. anche Chassidut e sorto grazie all'opera del Baal Shem Tov, esso include una visione "proto-messianico davidica" all'interno della religione ebraica, con l'ammissione della diffusione della profezia e della Saggezza (Chokhmah) tra tutti gli ebrei oltre alla concezione prioritaria secondo la quale la Gioia (Simkhah) conduce alle mitzvot e viceversa; caposaldo è la semplicità, con la certezza per cui la Torah possa essere discussa anche con le donne ebree, i bambini ebrei possano essere fonte di apprendimento anche per gli adulti ebrei, "direttamente" o meno, vi siano infine e lo Tzaddik Nistar e gli altri redentori ebrei quali "nucleo ancestrale ebraico indissolubilmente ed eternamente unito e vero". Con il succedersi degli eventi sono sorti differenti gruppi chassidici, cercando di ereditarne le caratteristiche principali, oggi ancora presenti

lemma non sillababile

חָסִידות dall'ebraico Hessed (חסד) o Chessed, ossia "bontà, clemenza/misericordia"

 
«Gli insegnamenti dei maestri Hassidici non sono esclusivamente esoterici e cabalistici. La Kabbalah parla in termini astratti, comprensibili solo alle anime più elevate. Anche la Hassidut è capace di fare lo stesso ma in più usa termini pragmatici e realistici, rivolgendosi all'uomo comune e al suo mondo quotidiano »
(”insegnamento Chabad Lubavitch)