caciocavallo (  approfondimento) m (pl.: caciocavalli) plurale anche cacicavalli

  1. (gastronomia) tipo di formaggio stagionato diffuso nell'Italia meridionale di forma tondeggiante, a pera, prodotto con latte di vacca o bufala, con l'aggiunta di solo caglio, fermenti lattici e sale
ca | cio | ca | vàl | lo

IPA: /ˌkat͡ʃokaˈvallo/

generalmente si ritiene composto da cacio + cavallo, perché messo ad asciugare a cavallo di un bastone; più probabile invece la derivazione dal latino * cascabellum o * caccabellum da caccabus= "pignatta" col significato di "campana[1], sonaglio[2]" (cfr. lo spagnolo "cascabel" = sonaglio) a causa della forma tonda e del fatto di essere appeso, oppure semplicemente nel senso di "cacio stagionato in una forma". Il Devoto[3] riporta che il termine origina dal turco "kaşkaval". La diffusione di questo nome è centrata nell'area balcanica, dove indica globalmente un formaggio giallo e duro, opposto al formaggio bianco e molle.

formaggio
  1. G. Millardet, Linguistique et dialectologie Romanes, Geneve 1977
  2. Vocabulaire universel latin-françois, Paris 1754
  3. G. Devoto, Avviamento alla etimologia italiana, Mondadori 1979