canopo m (pl.: canopi)

  1. (archeologia) (storia delle religioni) vaso ricavato generalmente nell'alabastro che nell'antico Egitto, a partire dal Medio Regno, servì da teca per contenere le interiora del defunto sottoposto a mummificazione; dalla XIX dinastia del Nuovo Regno il coperchio, con la sua forma caratteristica, passò a rappresentare le teste di scimmia, rapace, sciacallo e uomo dei figli di Horo, divinità che presiedevano alla conservazione rispettivamente di polmoni (Hapi), intestini (Qebeshenuf), stomaco (Duamutef) e fegato (Imseti); sono detti canopi, per estensione, anche i vasi ossuari ritrovati nei dintorni di Chiusi (Clevsins), una delle più antiche città del popolo etrusco, che praticava l'incinerazione
ca | nò | po

IPA: /kaˈnɔpo/

da Kanopo o Kanobos (latino Canopus), nome greco della città costiera sul delta del Nilo che gli antichi Egizi chiamavano Pekuat, ove si venerava Osiride nell'aspetto di un vaso col coperchio sagomato a forma di testa umana

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