raffigurazione dell'esofago, dello stomaco e dell'intestino
 
raffigurazione dell'apparato digerente inferiore in cui è possibile individuare lo stomaco

stomaco (  approfondimento) m sing (pl.: stomaci, stomachi)

  1. (biologia) (anatomia) (fisiologia) (medicina) organo dell'apparato digerente a forma di sacco e compreso tra l'esofago e l'intestino, che dopo aver ricevuto dal primo i cibi degradati dalla masticazione, li fluidifica con l'acido cloridrico contenuto nei succhi gastrici, per separare le macromolecole nutritive
    • nello stomaco i succhi gastrici, aiutati dalle contrazioni muscolari chiamate peristalsi, riducono il cibo a un composto semi-liquido detto chimo
stò | ma | co

IPA: /stɔmako/

dal latino stŏmăchus, che deriva dal greco στόμαχος ossia "gola, stomaco"

 
«Il cervello è come lo stomaco: quello che conta non è quanto ci metti dentro, ma quanto riesce a digerire.„ »
 
«Guardo al futuro, a un tempo in cui l'uomo progredirà verso qualcosa di più degno e più alto del suo stomaco, quando ci sarà una motivazione più sottile che spinga gli uomini all'azione che quella di oggi, lo stomaco. Mantengo la mia convinzione della nobiltà e dell'eccellenza del genere umano. Credo che la dolcezza spirituale e l'altruismo avranno la meglio sulla grossolanità della gola.„ »


  • avere uno stomaco di ferro: : avere uno stomaco che digerisce tutto

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