forra (  approfondimento) f (pl.: forre)

  1. (geografia) gola stretta e profonda, incassata nella roccia, dalle pareti scoscese, subverticali o verticali e talora strapiombanti, incisa da un torrente o da un fiume come risultato dell'approfondimento del greto a seguito di un'azione erosiva convogliata e accentuata da faglie, fratture o discontinuità nella massa rocciosa
fór | ra

discussa; forse dal longobardo furha "porca" o dal gotico fauhrs "porca, spazio fra due solchi"

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  1. il sostantivo orrido viene qui considerato -e presentato di conseguenza- come un analogo di forra. Va detto che, confrontato un ampio ventaglio di definizioni e testi e appurata una certa convergenza di significati, si sarebbe anche potuto proporre i due termini in veste di sinonimi o, per suonare più esperti, come una dittologia sinonimica. La nostra scelta può, a nostro avviso, motivarsi con due considerazioni: orrido è vocabolo più letterario mentre forra, nell'uso corrente, ha assunto una connotazione più specialistica, così che nel linguaggio di geografi, geologi ecc. i due termini non risultano precisamente intercambiabili come lo sono nel linguaggio di poeti e narratori; la seconda considerazione, più incisiva (speriamo), si riduce alla constatazione che a forra viene correntemente associato in modo quasi inscindibile un habitat naturale adatto allo sviluppo di una fauna e di una flora -del tutto peculiari rispetto all'ambiente circostante- che al suo interno trovano riparo e protezione, cosa che invece non si può dire di orrido, del quale -ribadiamo quasi contriti e come animati da un pio desiderio di riabilitazione- affascina la valenza fortemente espressiva.

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