stranito m sing

   singolare   plurale 
 maschile    stranito    straniti 
 femminile    stranita    stranite 


  1. irrequieto, che si lascia cogliere facilmente dall'irritazione, dal turbamento o da un nervoso stupore
    • Le vicine, tutte alle finestre, alle porte delle case e delle botteghe, su la via, stranite di veder là un ufficiale del Re (Luigi Capuana, La vecchina, Si conta e si racconta...)
  2. detto di ciò o di chi ha un'aria (o un'atmosfera, quando ci si riferisce ad esempio a opere letterarie o cinematografiche) vagamente stralunata o bizzarramente strapazzata per un senso di smarrimento, spaesamento, torpida confusione o inebetimento
    • Tu forse farai la faccia stranita a questo esordio un po' melodrammatico (Antonio Gramsci, Lettere dal carcere)
    • L'uccello si arrampicava alla stecca della gabbia, si avvolgeva attorno ad essa, quasi facesse la ginnastica, tenendosi penzoloni. / Pareva un po' stranito di trovarsi in un posto nuovo; mandava rauchi stridi. (Luigi Capuana, Gli americani di Rabbato)

stranito

  1. participio passato maschile singolare di stranire
stra | nì | to

IPA: /straˈnito/

participio passato di stranire, che è derivato di strano (vedi stranire)

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