labo
labo (vai alla coniugazione) prima coniugazione, privo della forma passiva (paradigma: labō, labās, labāvī, labātum, labāre)
- vacillare, essere pericolante o malfermo, rischiare di crollare
- nonne si eam (habitationem) senserit aut tecto tremere, aut nutare pariete, aut labare fundamine, destinas quaerit(?) - se avrai sentito quella (casa) tremare nel tetto, ondeggiare nella parete, vacillare nelle fondamenta, non cerchi riparo? (Agostino d'Ippona, De Anima et eius Origine, IV, 8)
- impulsaque gurgite multo castra labant - le fortificazioni colpite dall'ingente vortice rischiano di crollare (Lucano, Pharsalia, liber IV, 88-89)
- (senso figurato) vacillare, dubitare, tentennare, esitare
- cum multi propugnantes caderent aut vulnerarentur, labare animi coeperunt - quando molti combattenti caddero o furono feriti, gli animi iniziarono a vacillare (Tito Livio, Ab Urbe Condita libri, liber XXXVI, IX)
- cum ei labare M. Antonius videretur, mortem fratri esse minitatus - quando gli sembrò che Antonio esitasse, minacciò di morte [suo] fratello (Cicerone, Filippiche, philippica VI, X)
- quid dextra dubio trepida consilio labat? - perché la [tua] timorosa mano destra esita con incerta decisione? (Seneca, Agamemnon, I, 50)
- lă | bō
dal proto-indoeuropeo *(s)leh₂b-, *leb-, "vacillare, essere malfermo, essere debole"; correlato al verbo labor ma anche, attraverso la radice germanica *slēpaną, all'inglese to sleep
labo
- latino
- Enrico Olivetti, Dizionario Latino Olivetti edizione on line su www.dizionario-latino.com, Olivetti Media Communication
- Charlton T. Lewis, Charles Short, A Latin Dictionary, lemma labo (edizione online sul portale del Progetto Perseus)
- xhosa
- → Riferimenti mancanti. Se vuoi, aggiungili tu.