dischiudere
dischiudere (vai alla coniugazione)
- (letterario) aprire
- da quanto tempo non dischiudo il rovero di quei battenti sulle stanze sorde (Guido Gozzano, La via del rifugio, I sonetti del ritorno, I, 7-8)
- quando infine poté dischiuder le labbra e, ansando, asciugarsi il pianto, ripeté più volte (...) le parole di Elisa (Antonio Fogazzaro, Piccolo mondo moderno, cap. VII, IV)
- (letterario), (per estensione) rendere visibile, nota o manifesta una cosa nascosta
- quel meditabondo spirito di veggente che ad una ingrata gente dischiuse un novo mondo (Vittoria Aganoor, Leggenda eterna, Silenzio)
- di | schiù | de | re
IPA: /disˈkjudere/
dal latino discludere, infinito presente attivo di discludo, composto del prefisso dis-, avversativo, e di claudo, "chiudere"; in italiano adattato come composto di dis- e di chiudere
- (aprire) aprire, spalancare, schiudere
- (rendere visibile, nota e manifesta una cosa nascosta) svelare, rivelare, mostrare, palesare, denudare, disascondere
aprire
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- Enrico Olivetti, Dizionario Italiano Olivetti edizione on line su www.dizionario-italiano.it, Olivetti Media Communication
- AA.VV., Vocabolario Treccani edizione online su treccani.it, Istituto dell'Enciclopedia Italiana
- Aldo Gabrielli, Grande dizionario italiano edizione online su grandidizionari.it, Hoepli