ecco
ecco
- accompagna una cosa che viene portata all'attenzione dell'interlocutore
- ecco il libro che mi hanno prestato
- accompagna una persona che viene portata all'attenzione dell'interlocutore
- ecco la mamma del mio amico
- sottolinea la frase che introduce una narrazione
- Ecco come si fa l'invito. La persona che ha guadagnato la seconda mano [...] invita [...] e mette la somma nel tondino. (Carlo Goldoni: Una delle ultime sere di Carnovale, L'autore a chi legge)
- sottolinea la frase che conclude una narrazione
- Avrei voluto salvare almeno il sentimento che mi avea fatto cadere... [...] Ecco cosa penso dell'amore. (Giovanni Verga: Tigre Reale, VI)
- sottolinea un evento improvviso, in questo senso può essere rafforzato da "quando" o dal pronome clitico "ti"
- Ed ecco si fece un gran terremoto. (Bibbia, Vangelo secondo Matteo, 28:2)
- Intanto cominciava a baluginare il giorno e si rincorrevano sempre; quand'ecco che Pinocchio si trovò sbarrato il passo da un fosso largo e profondissimo. (Carlo Collodi: Le avventure di Pinocchio, Capitolo 14)
- A un tratto, eccoti una grande scampanellata. (Luigi Bertelli: Il giornalino di Gian Burrasca, 12 ottobre)
ecco
- sottolinea l'arrivo di una persona in un ambiente
- ecco mia cugina!
- eccomi!
- sottolinea un'intuizione o una scoperta
- ecco perché non sei più andata al cinema!
- sottolinea la soddisfazione per qualcosa
- ecco che quell'antipatico se n'è andato!
- (ironico) sottolinea il disprezzo per qualcosa
- ecco che guaio hai combinato!
- in senso rafforzativo
- ecco, si parte!
ecco m o f sing (pl.: ecchi)
- èc | co
IPA: /ˈɛk.ko/
- ecco fatto: per indicare che si è completato qualcosa
- AA.VV., Vocabolario Treccani edizione online su treccani.it, Istituto dell'Enciclopedia Italiana