lobotomia (  approfondimento) f sing(pl.: lobotomie)

  1. (medicina) (chirurgia) (psichiatria) intervento di psicochirurgia conosciuto anche come lobectomia o leucotomia. Intervento chirurgico, più esattamente chiamato lobotomia prefrontale, che consiste nella sezione delle fibre nervose di parte della sostanza bianca del lobo frontale cerebrale.
lo | bo | to | mìa

IPA: /ˌlɔbotɔˈmja/

formato da lobo (cioè "guscio di baccello,buccia" riferito perciò ad una parte tondeggiante e sporgente come può essere infatti la parte frontale del cervello) e da -tomia (dal greco -τομία, simile a τέμνω cioè "tagliare")

 
«Il grande scandalo della leucotomia e della lobotomia cessò, al principio degli anni Cinquanta, non a causa di riserve o di mutamenti di tendenza nel mondo della medicina, ma perché in quegli anni si erano resi disponibili nuovi strumenti – i tranquillanti – che pretendevano (proprio come la psicochirurgia) di portare alla guarigione completa senza indurre effetti collaterali. Se poi, dal punto di vista etico e neurologico, ci sia una grande differenza fra psicochirurgia e tranquillanti, è una domanda inquietante che non è mai stata affrontata davvero »

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