ocello m sing (pl.: ocelli)

 
i quattro ocelli sul capo di un ragno
  1. (zoologia) occhio primitivo di numerosi invertebrati (come i vermi platelminti) e artropodi, fra cui molte specie di insetti (che possiedono altresì un occhio composto più evoluto), costituito da una cornea, da una struttura rifrangente e da una retina rudimentale e in grado di percepire le variazioni di luminosità dell'ambiente circostante e la luce polarizzata, ma non di elaborare le immagini
    • alcuni insetti possiedono due o tre ocelli al centro del capo
  2. (zoologia) macchia pigmentaria di forma tondeggiante che si ritrova sul corpo di alcuni animali, ad es. sulle ali delle farfalle, sulle penne della coda dei pavoni, sul corpo di giaguari e leopardi e in generale sul piumaggio o pelliccia di diversi uccelli e mammiferi
     
    ocello di pavone
    • le piume di pavone sono riconoscibili per il grande ocello terminale, di colore blu scuro
o | cèl | lo

IPA: /oˈt͡ʃello/

dal latino ocellus, diminutivo di oculus, "occhio", e quindi letteralmente "piccolo occhio"

occhio semplice di invertebrati e atropodi
macchia pigmentaria tondeggiante

ocello m

  1. dativo singolare di ocellus
  2. ablativo singolare di ocellus
ŏ | cĕl | lō
  • (pronuncia classica) IPA: /oˈkel.loː/
  • (pronuncia ecclesiastica) IPA: /oˈt͡ʃel.lo/

vedi ocellus

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