demordere (vai alla coniugazione) (uso assoluto o preposizione da per introdurre l'argomento)

  1. darsi per vinto, cedere alla fatica, alla stanchezza, all'abbattimento, allo scoramento insiti e talvolta sottovalutati in un compito, impresa, lavoro, ecc. che si vuole o si deve portare a termine; è spesso presente in costrutti negativi e sono poco usati participio passato e tempi composti
    • la parete rocciosa che vedete è alta 500 m ed è molto più ostica di quanto non lasci presumere: siamo giunti sin qui perché abbiamo scalato tutti insieme come un unico corpo e un'unica mente; se ora uno solo di noi demorde, tutti gli altri saranno obbligati a demordere e ritirarsi!
    • non demordere! Ti mancano solo quindici flessioni!
    • i pochi finanziamenti mi hanno fatto demordere dall'impresa, ma mi hanno anche convinto che i miei progetti erano troppo grandiosi
de | mòr | de | re

IPA: /deˈmɔrdere/

deverbale di mordere, con il prefisso de- che in questo caso ha valore privativo, sul modello francese demordre, che potremmo tradurre un po' liberamente con "smettere di stringere i denti, lasciare la presa dopo aver morso"

darsi per vinto