demordere
demordere (vai alla coniugazione) (uso assoluto o preposizione da per introdurre l'argomento)
- darsi per vinto, cedere alla fatica, alla stanchezza, all'abbattimento, allo scoramento insiti e talvolta sottovalutati in un compito, impresa, lavoro, ecc. che si vuole o si deve portare a termine; è spesso presente in costrutti negativi e sono poco usati participio passato e tempi composti
- la parete rocciosa che vedete è alta 500 m ed è molto più ostica di quanto non lasci presumere: siamo giunti sin qui perché abbiamo scalato tutti insieme come un unico corpo e un'unica mente; se ora uno solo di noi demorde, tutti gli altri saranno obbligati a demordere e ritirarsi!
- non demordere! Ti mancano solo quindici flessioni!
- i pochi finanziamenti mi hanno fatto demordere dall'impresa, ma mi hanno anche convinto che i miei progetti erano troppo grandiosi
- de | mòr | de | re
IPA: /deˈmɔrdere/
deverbale di mordere, con il prefisso de- che in questo caso ha valore privativo, sul modello francese demordre, che potremmo tradurre un po' liberamente con "smettere di stringere i denti, lasciare la presa dopo aver morso"
- AA.VV., Dizionario di italiano edizione on line su sapere.it, De Agostini Editore
- Enrico Olivetti, Dizionario Italiano Olivetti edizione on line su www.dizionario-italiano.it, Olivetti Media Communication
- AA.VV., Dizionario dei Sinonimi e dei Contrari edizione on line su corriere.it, RCS Mediagroup
- CNRTL, demordre [1]
- AA.VV., Vocabolario Treccani edizione online su treccani.it, Istituto dell'Enciclopedia Italiana