fatica (  approfondimento) f sing (pl.: fatiche)

  1. (fisiologia) (medicina) sforzo fisico o mentale compiuto nell'attuazione di un'attività rigorosa e metodica, che causa progressiva diminuzione di resistenza fisica
    • non reggere alla fatica
  2. condizione di un organo risultante dopo un lavoro prolungato dovuta ad esaurimento di sostanze energetiche e nel deficit di ossigeno
  3. risultato di uno sforzo fisico o mentale con diminuzione di volontà e di attenzione
    • scrisse quel libro con immensa fatica
  4. (fisica) (chimica) (tecnologia) (ingegneria) condizione di resistenza a cui viene sottoposto un elemento strutturale, perlopiù metallico, mediante sollecitazione di carico

fatica

  1. terza persona singolare dell'indicativo presente di faticare
    • se un paziente fatica a respirare il cervello invia stimoli per aumentare l'attività dei muscoli respiratori e far entrare più aria con la controindicazione di giungere ad un affaticamento muscolare che può bloccare la respirazione
  2. seconda persona singolare dell'imperativo presente di faticare
fa | tì | ca

IPA: /faˈtika/

dal latino fatiga, derivato di fatigare cioè "mancare" (di resistenza fisica)

 
« Quale utilità ricava l'uomo da tutto l'affanno per cui fatica sotto il sole? »
 
«Prima fatica, o tu che vieni all'armi, soldato nuovo per la prima volta, è cercare colei che vuoi amare; quindi piegarla con le tue preghiere; per ultimo far sì che il vostro amore possa durare a lungo »
 
«Colui che ama, fa tutto senza fatica, oppure ama la sua fatica.„

Venere di Milo

»
  • campar senza fatica è una voglia molto antica: l'ozio è qualcosa di antico
  • fare una fatica di Sisifo: fare un lavoro molto impegnativo ma sostanzialmente inutile
(senso figurato) difficoltà
terza persona singolare dell'indicativo presente di faticare
seconda persona singolare dell'imperativo presente di faticare

fatica

  1. lavoro

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