edo
edo (vai alla coniugazione) terza coniugazione (paradigma: edō, edis, ēdi, ēsum, edĕre)
- mangiare
- Bibe, ēs, disperde rem!
- Bevi, mangia, scialacqua le tue sostanze! (Plauto)
- consumare, rodere (anche figurato)
- Si quid ēst animum
- Se qualcosa ti rode l'animo (Orazio)
- (senso figurato) ascoltare un discorso con attenzione e interesse
- Libenter edi sermonem tuum.
- Ho ascoltato con piacere il tuo discorso (Plauto)
edo (vai alla coniugazione) terza coniugazione (paradigma: ēdō, ēdis, ēdidi, ēditum, ēdĕre)
- emettere
- Edere clamorem
- Gettare un grido (Cicerone)
- (fiumi, torrenti ecc.) sboccare
- Maeander in sinum maris editur.
- Il Meandro sfocia in un golfo.
- causare, fare
- Multam edere caedem
- Fare una strage (Cicerone)
- allestire, fornire
- Edere exemplum severitatis
- Dare un esempio di severità (Cicerone)
- pubblicare
- Edere librum
- Pubblicare un libro (Cicerone)
- diffondere notizie, annuciare, esporre
- Edere oraculum
- Dare un responso (Cicerone)
edo (ědō, ĕdōnis)
Dalla radice protoindoeuropea hed, vedi greco antico ἐσθίω, inglese eat e tedesco essen
- Enrico Olivetti, Dizionario Latino Olivetti edizione on line su www.dizionario-latino.com, Olivetti Media Communication
- Loescher, Castiglioni-Mariotti, IL Dizionario della lingua latina , pagina 322