venia f (pl.: venie)

  1. (letterario) perdono, remissione di colpe di lieve entità, oggi usato perlopiù in un tono scherzoso che bene contrasta con una certa solennità del vetusto vocabolo
vè | nia

IPA: /ˈvɛnja/

dal latino vĕnĭa, cioè "favore, grazia" (degli dei)

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«Usategli venia, e siategli grati dell'intenzione. Pensate che egli dorme alcune braccia sotterra, e che non raggiunse il ventinovesimo anno»
(nota ai lettori firmata S. F. e datata Luglio 1869 che introduce alla lettura de Racconti Umoristici di Iginio Ugo Tarchetti, E. Treves e C. Editori)
  1. chiedere venia: chiedere scusa
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