ciarlare (vai alla coniugazione) (ausiliare: avere)

  1. discorrere in modo prolisso, vivace e sconclusionato di argomenti leggeri o futili o sciocchi; profondersi in chiacchiere e ciarle; cianciare candidamente
    • perfino il più taciturno dei barbieri ama ciarlare
  2. diffondere o discutere di pettegolezzi, dicerie e simili con malizia o malignità, spesso col proposito di gettare discredito su qualcuno
  3. (raro) chiacchierare apertamente di qualcosa che opprime, come confidandosi, nel luogo, nel momento e con le persone meno opportuni
    • nella mente, don Abbondio [...] si pentiva anche dell'aver ciarlato con Perpetua (Manzoni)
ciar | là | re

IPA: /t͡ʃarˈlare/

c'è chi, come Giacomo Devoto [1]e altri, ritiene che ciarlare derivi dalla serie onomatopeica cia...r con l'aggiunta del suffisso di verbo iterativo; altri [2]lo fanno risalire al latino e precisamente all'assimilazione in un'unica voce di ex e di hariolari "profetare" ma anche "vaneggiare"


Vedi le traduzioni
  1. Vocabolario illustrato della lingua italiana, 1977
  2. Sapere.it, 'Edizione on-line'