compulsare
compulsare (vai alla coniugazione)
- (obsoleto), (diritto) rendere qualcuno oggetto di un'ingiunzione a comparire in tribunale
- consultare libri, documenti o simili in grande quantità, e con grande cura
- compulsava maniacalmente tutti i libri che riusciva a trovare in biblioteca, alla ricerca di quell'informazione
- l’uomo che passa dodici ore al giorno al ministero, innanzi a una scrivania ingombra di carte, scrivendo, leggendo, compulsando registri (Matilde Serao, La conquista di Roma, parte II)
- che egli sia un pensatore coltissimo, un filosofo acuto, è noto a quanti hanno compulsato il suo ponderoso volume (Federico de Roberto, Il colore del tempo, La poesia di un filosofo)
- com | pul | sà | re
IPA: /kompulˈsare/
dal latino tardo compulsare, infinito presente attivo di compulso, letteralmente "spingere", derivato di compello, "spingere insieme" o "obbligare"; originariamente in italiano con il significato, poi decaduto, di "costringere" (si vedano in tal proposito compulsione o compulsivo, etimologicamente correlati); il senso moderno è derivato dal francese compulser, dalla stessa origine, che nel medioevo prese l'accezione giuridica di "obbligare a produrre o redigere un documento", poi traslatasi nel significato attuale
- (rendere qualcuno oggetto di un'ingiunzione a comparire in tribunale) convocare, citare
- (consultare con cura libri o documenti in gran numero) esaminare, consultare, scartabellare
consultare con cura libri o documenti in gran numero
|
- Enrico Olivetti, Dizionario Italiano Olivetti edizione on line su www.dizionario-italiano.it, Olivetti Media Communication
- AA.VV., Vocabolario Treccani edizione online su treccani.it, Istituto dell'Enciclopedia Italiana
- Aldo Gabrielli, Grande dizionario italiano edizione online su grandidizionari.it, Hoepli