mole (Wikipedia approfondimento) f sing (pl.: moli)

  1. quantità di materia di una sostanza contenente un numero di particelle, siano esse atomi o molecole, pari a quelle contenute in 12 grammi dell'isotopo 12 del carbonio ed esplicitate dal valore, conosciuto come numero di Avogadro, = 6,022 · 1023[1]; è l'unità di misura della quantità di sostanza (simbolo mol) del Sistema Internazionale
  2. (per estensione) massa atomica o molecolare di una sostanza chimica espressa in grammi; tale accezione è invalsa nell'uso comune come sovrapposizione impropria ai concetti di grammo-mole e grammo-molecola
  3. grossezza, voluminosità di ciò che si presenta complessivamente come una massa piuttosto compatta e uniforme di dimensioni ragguardevoli; detto anche di persona corpulenta o di animale
    • e tu vorresti metterti a litigare con un individuo che ha la mole di un pachiderma?
  4. (architettura) edificio maestoso, complesso architettonico imponente e coeso nei suoi elementi; come nell'esempio, può essere usato in funzione di nome proprio
  5. (senso figurato) con riferimento a oggetti astratti o concreti, imponenza nella quantità o nel numero
    • il progetto richiederà una gran mole di lavoro e di collaboratori
  6. (per estensione) “un insieme” in tutta la sua completezza e varietà

mole f pl

  1. plurale di mola
mò | le

IPA: /ˈmɔle/

nelle accezioni 1 e 2, la parola è ricavata da molecola; nelle altre accezioni, l'origine è dal latino moles, molis "massa, grandezza, peso"

plurale di mola

vedi mola

  • (per antonomasia) la città della mole: Torino.

lemma non sillababile

IPA: /məʊl/ Ascolta la pronuncia :

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