nobiltà (  approfondimento) f inv

  1. (storia) (sociologia) (politica) (diritto) condizione sociale di persone ritenute superiori alle altre, che soprattutto in passato e in determinati paesi, godevano di privilegi e distinzioni particolari, e spesso monopolizzavano la proprietà terriera e l’accesso alle principali cariche civili e militari dello stato
  2. (per estensione) (senso figurato) rampollo famigliare monarchico, nel presente e/o storico
  3. superiorità riconducibile a prestigio, elevatezza, eccellenza
  4. (senso figurato) collegato a sostantivi come animo o cuore assume il significato di bontà
    • Lo caratterizzava una nobiltà d'animo senza precedenti
no | bil | tà

IPA: /nobilˈta/

dal latino nobilĭtas, derivato da nobĭlis, "nobile"

 
«È un gran vantaggio la nobiltà, perché a partire dai diciotto anni mette un uomo sul candeliere, lo rende conosciuto, rispettato: cose che un altro potrebbe ottenere con i suoi meriti solo a cinquant'anni. Sono trent'anni guadagnati senza fatica »
 
«La dolce misericordia è il vero segno della nobiltà »
  • Quarti di nobiltà: nobiltà di ciascuno dei quattro nonni paterni e materni
  • nobiltà d'animo: di persona buona, altruista, sincera
condizione sociale di prestigio

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