ra | gàz | zo

IPA: /ra.ˈɡat.t͡so/

con il plurale antiquato ragaceni (1408) o ragazzini (1492), dall’arabo magrebino raqqāṣ (رَقَّاص‎) ‘corriere, messaggero’, al plurale raqqāsīn,[1] passato già nel latino medievale ragatius e varianti. Secondo altri, invece, sarebbe un prestito dal greco antico ῥάκοςcencio, straccio’, che potrebbe aver indicato per metonimia il servo o lo schiavo, e quindi poi il fanciullo identificato per antonomasia con lo schiavo.

Collabora a Wikiquote
«Meglio un ragazzo povero ma accorto, che un re vecchio e stolto che non sa ascoltare i consigli. »
  • da ragazzo
  • bravo ragazzo: giovane con qualità di pregio
  • i ragazzi (o anche i miei ragazzi): modo affettuoso per riferirsi ad un grande gruppo di giovani oppure proprio ai figli
  1. Manlio Cortelazzo e Paolo Zolli, Dizionario etimologico della lingua italiana, Bologna, Zanichelli, 1979-1988.

Altri progetti

modifica