espungere (vai alla coniugazione)

  1. (filologia) ripulire, sfrondare, emendare un testo da ciò che l'analisi critico-comparativa porta a ritenergli estraneo, come interpolazioni, errori di trascrizione, contaminazioni e simili, con la soppressione di quelle lettere, parole, frasi, ecc. che lo stesso copista e i primi filologi di epoca umanistica solevano demarcare con un punto (pungere) sopra o sottostante la parte incriminata
  2. (per estensione) togliere, espellere da un testo qualsiasi, proprio o altrui, cancellando o depennando
  3. (senso figurato) in senso generico, eliminare (cattivi pensieri o ricordi, ad esempio)
e | spùn | ge | re

IPA: /esˈpund͡ʒere

dal latino expungere (vedi expungo), formato da ex "via da" e pungere (vedi pungo) "marcare, notare con punti; pizzicare"

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