esperienza (  approfondimento) f sing (pl.: esperienze)

  1. (filosofia) (psicologia) acquisizione cumulativa di conoscenza della realtà e di capacità di manipolazione degli oggetti che costituiscono il mondo naturale e sociale come campo di applicazione pratica di abilità necessarie al soddisfacimento di bisogni e di manifestazione fattiva dell'uomo nella sua più elevata complessità mentale, affettiva e relazionale direttamente per percezione degli stimoli sensoriali poi rielaborati dall'intelletto, per prove e tentativi suscettibili di errori o conferme oppure osservando o seguendo il modello suggerito o impartito dal comportamento e dalla condivisione di conoscenze dell'altro
  2. ciascun avvenimento casuale o che ci si è procacciati volontariamente o in modo imprevisto in grado di coinvolgere, esteriormente e interiormente, in positivo o in negativo e secondo gradazioni molto varie e cangianti di interesse e partecipazione, una o più persone
  3. (diritto) (economia) alto livello di padronanza tecnica, di acume e di lungimiranza in una particolare attività o settore acquistato con il tempo, la pazienza e l'assiduità
e | spe | rièn | za

IPA: /espeˈrjɛntsa/

dal latino experientia, deverbale di experiri (vedi experior) esperire,ossia "provare su di sé, sperimentare"

 
«L'esperienza è una buona scuola. Ma le sue rette sono più alte »
 
«Esperienza è il nome che ciascuno dà ai propri errori »
 
«La vita è breve, l'arte è lunga, l'occasione è fugace, l'esperienza è fallace, il giudizio è difficile.„ »

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