conoscenza (  approfondimento) sing f (pl.: conoscenze)

  1. (politica) definizione mancante; se vuoi, aggiungila tu
  2. (filosofia) (psicologia) consapevolezza di informazioni, verità e fatti con l'esperienza e l'apprendimento
  3. il conoscere; processo astratto dei ragionamenti e del meditato "grado per grado" fino al "livello" più sottile e meno "concreto", invece spesso percepito tramite i sensi
  4. sensibilità fisica
  5. persona conosciuta
    • ho fatto la sua conoscenza
  6. (gergale) al plurale si riferisce alla possibilità di intervenire in merito a situazioni importanti, quindi grazie ad altre persone con cui solitamente si sono stabiliti rapporti amichevoli
    • ha molte conoscenze
  7. (gergale) (spregiativo) allude a corruzione e malaffare
    • conoscenze importanti, eh!

co | no | scèn | za

IPA: /konoʃˈʃɛntsa/

dal tardo latino cognoscentia, derivazione di cognoscĕre ossia "conoscere"

 
«Questa conoscenza,- cioè la scrittura - o re, renderà gli egizi più sapienti e più capaci di ricordare, poiché con essa è stato trovato il farmaco della memoria e della sapienza »
 
«Impara tutto. Vedrai che in seguito nulla sarà superfluo. La conoscenza ristretta non è gioiosa »
 
«La conoscenza è potere. »
 
«Mentre le ricchezze possono scomparire come per magia, la conoscenza è un tesoro prezioso che nessuno può rubare.„ »


  • venire a conoscenza di...: quando riferito ad uno o più fatti, indica una difficoltà che deve essere risolta
  • essere a conoscenza di...: sapere già qualcosa, per esempio che deve compiersi o che deve essere fatto

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