una rappresentazione pittorica dell'inferno

inferno (  approfondimento) m sing (pl.: inferni)

  1. (religione) (cristianesimo) secondo la tradizione cattolica è il luogo dove gli impuri passerebbero, dopo morti, l'eternità tra fuoco e fiamme
  2. (raro) (mitologia) (utilizzato spesso al plurale) nella religione greco-romana il luogo dove risiedevano i morti
  3. (senso figurato) luogo di grande tormento
  4. (enologia)definizione mancante; se vuoi, aggiungila tu
in | fèr | no

IPA: /inˈfɛrno/

dal latino tardo infĕrnus o infĕrnum, uso sostantivato dell’agg. infernus ossia "che si trova in basso"

 
«Fra l'ultimo nostro respiro e l'inferno, c'è tutto l'oceano della misericordia di Dio. »
 
«L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio »
 
«Ogni medico, foss'anche il migliore, "merita" l'inferno »
(Massima ebraica chassidica)
  • mandare qualcuno all'inferno

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