intelligenza (  approfondimento) f sing (pl.: intelligenze)

  1. (filosofia) (psicologia) capacità umana di percepire, conservare e mettere in atto determinate conoscenze
  2. (per estensione) percepire o mettere a confronto più idee e/o concetti
  3. (familiare) è la capacità di vedere il mondo con lucidità, consapevolezza e distacco (non inteso come indifferenza)
in | tel | li | gèn | za

IPA: /intelliˈd͡ʒɛntsa/

dal latino intelligentia derivazione. di intelligĕre cioè "intendere"

 
«Il problema dell'umanità è che gli stupidi sono strasicuri, mentre gli intelligenti sono pieni di dubbi »
  • quoziente d'intelligenza: rapporto percentuale tra l'età mentale e l'età anagrafica di una persona, determinato dalla capacità di risolvere quesiti visivi, spaziali e letterali
  • sapienza: l'intelligenza è fine a sé stessa, mentre la sapienza è il "conoscere per deliberare". Una persona intelligente non è necessariamente saggia, mentre una persona saggia è sempre intelligente.

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