esodo (  approfondimento) m sing (pl.: esodi)

  1. (fisica) (elettronica) (tecnologia) (ingegneria) tubo elettronico a vuoto con sei elettrodi, contenente un anodo, un catodo e quattro griglie, che si usa di solito come mescolatore nei radioricevitori a supereterodina
  2. (storia) (sociologia) emigrazione volontaria o forzata di un gran numero di persone, spesso per motivi politici o religiosi
    • il primo esodo dell'uomo dall'Africa avvenne attorno a 130.000 anni fa attorno alla penisola del Sinai
    • l'esodo dei perseguitati dal regime
  3. (religione) la fuga degli ebrei dall'Egitto al comando di Mosè, raccontata nell'Esodo
  4. (per estensione) partenza di un gran numero di persone
    • il grande esodo di Ferragosto
  5. (per estensione) trasferimento di somme di denaro da uno stato ad un altro
    • esodo di capitali
  6. (teatro) nell'antica tragedia greca, l'ultimo canto che il coro intonava uscendo dalla scena, oppure parte successiva all'ultimo stasimo
  7. (politica) (gergale) grandi gruppi di persone che vagano per paesi stranieri, spesso senza una meta o un progetto costruttivo, talvolta per sfuggire alla povertà, alle malattie, alla morte
è | so | do

IPA: /ˈɛzodo/

dal latino tardo exŏdus, dal greco ἔξοδος, composto di ἐξ ossia "fuori" e ὁδός ovvero "via, cammino"; significa quindi "via d'uscita". Il lemma si riferisce soprattutto al viaggio di Mosè e degli ebrei nel deserto.

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