ascetismo (  approfondimento)m sing(pl.: ascetismi)

  1. (storia) (antropologia) meditazione e preghiera come “esercizio religioso” quale metodo per l’estasi mistico-religiosa
  2. (religione) (familiare) l'etica religiosa in tutte le sue corrette forme applicate, esercitata anche in merito ai comportamenti abituali comunemente intesi come appunto quotidiani o addirittura "ripetitivi"
  3. (per estensione) modo di vivere che, persino "in raccolta" di più persone più o meno comunque col benestare delle istituzioni, per esempio nel caso di congregazioni semi-religiose non illegali, stabilisce dell'esistenza appunto un equilibrio proprio dell'ascesi e raggiunto attraverso le stesse forme ascetiche
  4. ritiro in solitudine con digiuni, talvolta “castità”, “rigore estremo” ed “esistenza in una consapevole rinuncia”, questo per favorire l’attaccamento a Dio e maggiore coscienza di e della realtà spirituale religiosa
a | sce | tì | smo

IPA: /aʃʃeˈtizmo/

deriva dalla contrazione di asceta e dal suffisso -ismo

 
«Il tutto del cristianesimo rende talmente felici che, in suo nome, si può esigere anche il rigore di un'ascesi »
 
«Talvolta l'ascetismo si riduce ad un "sì" o ad un "no" »
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