ut

  1. fuori

ut (pl.: uttn)

  1. arbusto

ut m inv

  1. (musica) do (prima nota musicale della scala omonima)

IPA: /yt/ Ascolta la pronuncia :

dal latino ut, utilizzato come nome della prima nota della scala omonima nel medioevo, secondo la notazione musicale introdotta nel X secolo da Guido d’Arezzo, e deriva dal primo verso di un inno a San Giovanni scritto da Paolo Diacono, dal quale il religioso trasse anche i nomi delle note successive (approfondimento):

ut queant laxis
resonare fibris
mira gestorum
famuli tuorum
solve polluti
labii reatum
Iohannes
  • (prima nota musicale della scala omonima) do

ut non comparabile

  1. (avverbio relativo) come, nel modo in cui
  2. (avverbio interrogativo) come? in che modo?

ut

  1. (introduce una subordinata finale), (con il congiuntivo) per, perché, affinché, allo scopo di, al fine di
  2. (introduce una subordinata dichiarativa), (con il congiuntivo) di, che
  3. (introduce una subordinata consecutiva), (con il congiuntivo) che, sicché, da
  4. (introduce una subordinata limitativa), (con il congiuntivo) per quanto, limitatamente a quanto
  5. (nella costruzione si... ut...) se... allora...
  6. (introduce una subordinata temporale), (con l'indicativo) quando, non appena, come

ut m inv

  1. (latino medievale), (musica) do (prima nota musicale della scala omonima)
ŭt
  • (pronuncia classica) IPA: /ut/
  • (pronuncia ecclesiastica) IPA: /ut/
ut queant laxis
resonare fibris
mira gestorum
famuli tuorum
solve polluti
labii reatum
Iohannes
  • (avverbio relativo; come, nel modo in cui) sicut, velut, quomodo
  • (avverbio interrogativo, come? in che modo?) quomodo?, qui?
  • (congiunzione dichiarativa; di, che) quam, quominus
  • (congiunzione consecutiva; che, da) quam
  • (congiunzione temporale; quando, non appena) cum
discendenti in altre lingue
  • (dal sostantivo)