censura (  approfondimento) f sing (pl.: censure)

  1. (sociologia) (politica) controllo compiuto da un'autorità su opere da pubblicare o da rappresentare o su altre espressioni sotto diverse forme di comunicazione
  2. (diritto) (politica) libero intervento teso a salvaguardare il diritto a difendere privacy, reputazione, per estensione la stessa vita e, in rari casi, persino una carriera lavorativa
  3. (per estensione) divieto di esprimere una o più verità, anche conosciute dalla maggioranza, talvolta senza renderne noti i motivi
  4. (storia) (politica) metodo dittatoriale per agire indisturbati nell'arte della guerra e quindi per le sue strategie
  5. (diritto) (sociologia) (sessualità) divieto di oscenità

censura

  1. terza persona singolare dell'indicativo presente di censurare
  2. seconda persona singolare dell'imperativo di censurare
cen | sù | ra

IPA: /t͡ʃenˈsura/

 
«La censura è una buona cosa, poiché in tal modo ad ogni libro è garantito almeno un lettore attento »
terza persona singolare dell'indicativo presente di censurare
seconda persona singolare dell'imperativo di censurare
Prima declinazione
  singolare plurale
nominativo cēnsūră cēnsūrae
genitivo cēnsūrae cēnsūrārŭm
dativo cēnsūrae cēnsūrīs
accusativo cēnsūrăm cēnsūrās
vocativo cēnsūră cēnsūrae
ablativo cēnsūrā cēnsūrīs

censura f sing, prima declinazione (genitivo: censurae)

  1. censura, ufficio e carica del censore
  2. giudizio, valutazione
  3. severità di costumi
  4. (senso figurato) critica, controllo rigoroso
cen | sū | ra
  • (pronuncia classica) IPA: /kenˈsuː.ra/

dal verbo cēnseō, "pensare, ritenere, giudicare"

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