morso m sing (pl.: morsi)

  1. atto del mordere, dello stringere o strappare di qualcosa coi denti
  2. (familiare) piccolo boccone di cibo
  3. (senso figurato) sensazione estremamente sgradevole, dovuta a cause fisiche o psicologiche di malessere
  4. (metallurgia) la parte terminale di una pinza o tenaglia, che serve ad afferrare e stringere il materiale da lavorare
  5. (equitazione) strumento metallico posto in bocca al cavallo per fissarvi le redini

morso

  1. participio passato singolare maschile di mordere
mòr | so

IPA: /ˈmɔrso/

dal latino mŏrsus che deriva dal verbo mordeo (inf. mordēre) cioè "mordere"

 
«Si può passar sopra a un morso di lupo, ma non a un morso di pecora.»
 
«Chi porta il paraocchi, si ricordi che del completo fanno parte il morso e la sferza»
 
«Col tempo anche il giovenco più scontroso viene all'aratro ed il cavallo impara a poco poco a tollerare il morso.»
(Ovidio, L'arte di amare, libro primo versi 707-709)
  • allentare il morso: ridurre la sorveglianza su qualcun o qualcosa
  • tirare il morso: rafforzare il proprio potere o il proprio dominio nei confronti di altri
atto del mordere, dello stringere o strappare con i denti
piccolo boccone di cibo
sensazione estremamente sgradevole, fisica o mentale
parte terminale di una tenaglia o pinza che serve a stringere
attrezzo metallico fissato alle redini che si mette in bocca ai cavalli
participio passato di mordere

morso n

  1. dativo singolare di morsum
  2. ablativo singolare di morsum

morso

  1. dativo maschile singolare del participio perfetto (morsus) di mordĕo
  2. ablativo maschile singolare del participio perfetto (morsus) di mordĕo
  3. dativo neutro singolare del participio perfetto (morsus) di mordĕo
  4. ablativo neutro singolare del participio perfetto (morsus) di mordĕo
mŏr | sō
  • (pronuncia classica) IPA: /ˈmor.soː/
  • (pronuncia ecclesiastica) IPA: /ˈmor.so/

vedi morsus, mordĕo