la porte di un rifugio alpino
La porta d'ingresso del municipio di Tarcento
sullo sfondo una porta di calcio
una porta di pallanuoto

porta

  1. (biologia) (anatomia) (fisiologia) (medicina) di grande vena dell'addome nel corpo umano, col compito di trasportare sangue dall'intestino al fegato

porta (  approfondimento) f sing (pl.: porte)

  1. (edilizia) (architettura) apertura, la cui base è al livello del pavimento, ricavata in una struttura come, per esempio, un muro allo scopo di permettere il passaggio di persone e cose
  2. oggetto mobile, generalmente un infisso costituito da una o più imposte, posto a riparo di tale apertura e atto a separare due ambienti
  3. apertura ricavata nelle mura di una città allo scopo di permettere il passaggio di persone e cose
  4. (sport) intelaiatura entro la quale (football) o al di sopra di essa (rugby), gli atleti di una squadra devono fare oltrepassare la palla per ottenere la vittoria

porta

  1. participio passato, femminile singolare di porgere
  2. terza persona singolare di portare dell'indicativo presente di portare
  3. seconda persona singolare di portare imperativo presente di portare
pòr | ta

IPA: /ˈpɔr.ta/

dal latino porta, la cui radice, col significato di "passaggio", è la stessa di portus, da cui l'italiano "porto", e del greco antico πορός (porós), da cui l'italiano poro; nel latino antico indicava la porta della città, poi si è esteso alle altre aperture

(forma verbale di portare) vedi portare
(forma verbale di porgere) vedi porgere
 
«Un congedo opportuno lascia dietro una porta sempre aperta »
 
«Chi porta il paraocchi, si ricordi che del completo fanno parte il morso e la sferza »
 
«Ogni uomo porta l'intera impronta della condizione umana.„ »
  • Se vuoi aprir qualunque porta, chiavi d'oro teco porta: l'oro apre tutte le porte
  • Età, debiti e morte, passano muri e porte: nulla può fermare il tempo, i debiti da restituire e la morte
  • quando si chiude una porta si apre un portone: da una disgrazia può nascere qualcosa di positivo
  • Quando la fame entra dalla porta, l'amore esce dalla finestra
  • chiudere la porta in faccia ad uno negargli aiuto
  • mettere alla porta: licenziare
  • fuori porta: alla periferia
participio passato femminile di porgere
terza persona singolare dell'indicativo presente di portare
seconda persona singolare dell'imperativo presente di portare
Prima declinazione
  singolare plurale
nominativo portă portae
genitivo portae portārŭm
dativo portae portīs
accusativo portăm portās
vocativo portă portae
ablativo portā portīs

porta f sing, prima declinazione (genitivo: portae)

  1. porta (di ingresso alla città)
  2. (per estensione) porta (in senso generale), ingresso
(nominativo, vocativo) por | ta
(ablativo) por | tā
(classica, nominativo e vocativo) IPA: [ˈpɔrta] -> IPA: /ˈpor.ta/
(classica, ablativo) IPA: [ˈpɔrtaː] -> IPA: /ˈpor.taː/

Ascolta la pronuncia (pronuncia classica) :

la radice, col significato di "passaggio", è la stessa di portus, "porto", e del greco antico πορός (porós), "poro"; nel latino antico indicava solo la porta della città, poi si è esteso alle altre aperture

discendenti in altre lingue

porta f (pl.: porti)

  1. porta

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