averto
averto (vai alla coniugazione) terza coniugazione (paradigma: āvertō, āvertis, āverti, āversum, āvertĕre)
- voltare, volgere via, volgere altrove, deviare
- hoc quoque viso avertit vultus nempe puella suos - di certo la fanciulla volge altrove gli sguardi da tale vista (Ovidio, Ars amatoria, liber II, 615-616)
- itaque iter ab Helvetiis avertit ac Bibracte ire contendit - così volge via il proprio percorso dagli Elvezi e si affretta ad andare verso Bibracte (Cesare, De bello gallico, liber I, XXIII)
- flumen laboribus avertitur magnis - con grandi sforzi viene deviato il fiume (Ammiano Marcellino, Res gestae, liber XXI, XII, 17)
- (per estensione) deviare, respingere, allontanare, scansare
- (senso figurato) alienare, inimicare, rendere ostile
- (senso figurato) distogliere, allontanare o frenare (da un proposito, azione etc.)
- a philosophia eum mater avertit monens imperaturo contrariam esse - sua madre lo distolse dalla filosofia, avvertendo che fosse dannosa per chi avrebbe dovuto regnare (Svetonio, Vite dei Cesari, liber VI (Nero), LII)
- (rispetto a pericoli) allontanare, mettere in salvo, proteggere
- (legiones) quas ille a Antoni scelere avertit et ad rem publicam sua auctoritate traduxit - (le legioni) che egli mise in salvo dalla scelleratezza di Antonio e grazie alla sua autorità riportò in patria (Cicerone, Filippiche, X, 6)
- portare via (da), sottrarre, rubare, rapire
- ā | vĕr | tō
- italiano
- vedi avertere
- latino
- Enrico Olivetti, Dizionario Latino Olivetti edizione on line su www.dizionario-latino.com, Olivetti Media Communication
- Charlton T. Lewis, Charles Short, A Latin Dictionary, lemma averto (edizione online sul portale del Progetto Perseus)