crisi (  approfondimento) f inv

  1. (medicina) cambiamento repentino dell'andamento di una malattia che ne decide l'esito, sia positivo sia negativo
  2. (psicologia) periodo nel quale vengono meno le proprie certezze
  3. (politica) (economia) (finanza) periodo di instabilità e di rischio: fase di cambiamento
  4. stato o condizione provvisoriamente instabili con grande spavento e paura sino a tremore senza consapevolezza o non gestito
  5. (senso figurato) lieve disorientamento esistenziale che può essere accompagnato da discese incontrollabili e risalite drastiche ovvero debolezza con innocente fragilità ed elevazione pressoché ascetica
  6. (gergale) attacco d'ansia; attacco di panico
    • è il suo cruccio: è spesso in crisi
  7. (per estensione) apice di un evento individuale, collettivo e/o storico, favorevole o negativo; il presentarsi di elementi risolutivi o vivificanti che conseguono ad una serie di problemi e tensioni di cui v'era una flebile coscienza e quindi poi affrontati con maturità non più nell'illusione
  8. (senso figurato) trasfigurazione di tristezza e/o malinconia espresse con pathos in un piccolo ma intenso momento di pianto rivelatore del proprio stato esistenziale complessivo
  9. (senso figurato) (gergale) limite di sopportazione, per esempio di un dolore; termine massimo di percezione relativo ad un tipo di sofferenza particolare vissuta in un momento specifico, per esempio appunto interiore-spirituale e/o fisica
crì | si

IPA: /ˈkrizi/

dal latino crisis, che deriva dal greco κρίσις ossia "scelta, decisione, fase decisiva di una malattia"

 
«Uno dei segnali più decisivi della crisi di una civiltà è la sua incapacità di stabilire un metodo con cui rapportarsi col mondo, con le cose, con gli altri popoli, uomini, culture – in una parola: con la realtà »
 
«Il vocabolo crisi indica oggi il momento in cui medici, diplomatici, banchieri e tecnici sociali di vario genere prendono il sopravvento e vengono sospese le libertà. Come i malati, i paesi diventano casi critici. Crisi, la parola greca che in tutte le lingue moderne ha voluto dire «scelta» o «punto di svolta», ora sta a significare: «Guidatore, dacci dentro!». [...] Ma «crisi» non ha necessariamente questo significato. Non comporta necessariamente una corsa precipitosa verso l'escalation del controllo. Può invece indicare l'attimo della scelta, quel momento meraviglioso in cui la gente all'improvviso si rende conto delle gabbie nelle quali si è rinchiusa e della possibilità di vivere in maniera diversa. »
  • essere in crisi
  • crisi nervosa
  • crisi di riso: quando non si può proprio non ridere
  • crisi pro-cicliche: con esplicito riferimento ad alcune forme d'impresa di qualche banca, probabilmente "chiuse" con l'opportunità alternativa di altre persone per una o più nuove banche ed altri impegni per i precedenti responsabili delle prime
economia, medicina, politica

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