rispetto (  approfondimento) m inv

  1. (filosofia) (psicologia) deferenza nei riguardi di qualcuno
  2. salvaguardia, secondo coscienza e conoscenza, della dignità propria ed altrui; nei confronti di altre persone è anche attesa delle aspettative con fiducia e nella condivisione
  3. ammirazione o apprezzamento per qualcuno e/o qualcosa; non mostrare con disprezzo un senso di superiorità
    • senza neanche un po' rispetto, molti si considerano autorizzati a fare quasi qualsiasi cosa
  4. premura ed attenzione per non arrecare danno a qualcuno e/o qualcosa
  5. avere cura; non "trascurare"
  6. (per estensione) senza diniego, talvolta in silenzio
    • ora: io non posso escluderti però non deve mancare il rispetto
  7. (per estensione) (raro) quando è termine utilizzato come principio in sé, si vuol riferire al decoro
  1. prima persona singolare dell'indicativo presente di rispettare
    • rispetto la tua decisione
ri | spèt | to

IPA: /riˈspɛtto/

dal latino respectus, derivazione di respicere ossia "guardare indietro con rispetto"

 
«Il bambino ha diritto a tutto il rispetto »
 
«Nel reciproco rispetto ed appoggio c'è la soluzione di tanti problemi »
 
«Non devi aver rispetto per gli altri uomini più che per te stesso, né agir male quando nessuno lo sappia più che quando lo sappiano; ma devi avere per te stesso il massimo rispetto e imporre alla tua anima questa legge: non fare ciò che non si deve fare. (frammento 264) »



  • rispetto a : in paragone a
  • rispetto per il cibo: quasi letteralmente, significa non disprezzarlo né renderlo inaccettabile, anche considerando il lavoro per ottenerlo, procurarlo e per il sostegno salutare che offre
primo persona singolare dell'indicativo presente di rispettare

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